Il futuro del libro
Il futuro del libro

Il futuro del libro

Il libro è ancora la forma più maneggevole, più comoda per trasportare l’informazione.

Umberto Eco

Nel 2022, dopo una crisi, una pandemia, una guerra in atto e con lo spettro di una crisi ancora più accentuata, è lecito interrogarsi quale tipo di futuro il libro abbia ancora nella nostra società.

L’oggetto libro, dato per morto innumerevoli volte, ha però sempre dato una risposta in tal senso, passando indenne tra crisi economiche, crisi di lettori, avvento di nuove tecnologie. Specialmente il libro cartaceo continua a incassare colpo su colpo rimanendo sempre un punto di riferimento.

Non è bastata la radio o la televisione, internet, né la digitalizzazione a far arretrare la sua importanza.

Le ultime due edizioni del Salone del libro confermano un trend in ascesa per l’editoria, in cui il pubblico ha affollato sale e presentazioni.

Certo, c’era voglia di ricominciare, di partecipare a eventi che per troppo tempo ci sono stati negati, però il segnale è stato forte.

Il libro è vivo.

Questo significa che anche il mondo editoriale è florido?

Qui la risposta è più complessa. Indubbiamente c’è un segno più che da anni accompagna il mercato e negli ultimi due il balzo in avanti è stato notevole. Nonostante questo, con tante differenti realtà, specialmente nella microeditoria, la positività dell’andamento si perde in mille rivoli e fatturati diversi, che tradotto significa che i soldi vanno divisi per tantissime figure professionali e case editrici. Una dispersione che permette a pochi di vivere di scrittura.

Alla luce di questi dati è lecito chiedersi se dedicare tempo e passione al mondo dei libri abbia ancora un senso e soprattutto interrogarsi se, oltre al presente, il futuro prevede ancora spazio in tal senso.

Personalmente ritengo di sì.

Ne sono fortemente convinto e proprio i due anni di pandemia ci hanno lanciato un segnale chiaro e forte. Pur con tutte le tecnologie a disposizione, una volta fermi a casa le persone hanno rivolto la loro attenzione ai libri. C’è stato un boom di vendite. Il mercato nel 2021 ha riportato un +16%. Dati AIE 2021.

Questo accade perché l’uomo ha bisogno di storie.

Dall’alba dei tempi abbiamo sempre sognato, appreso, trasferito cultura grazie alle storie e questo non cambierà mai. Che sia la classica tragedia in tre atti o l’ultimo thriller che ispira una serie Netflix, l’uomo avrà sempre bisogno di narrare e leggere storie e il libro rimane ancora il mezzo più idoneo per farlo.

Questo è il motivo per cui impegnarsi nell’ambito della scrittura e della lettura è un atto semplice che non richiede sforzo, ma solo passione. Un atto che assume un senso quasi romantico.

Buon libro a tutti!