La coerenza
La coerenza è un concetto cardine nella stesura di un testo. Perché è così importante nella scrittura?
Cerchiamo di capirlo e dividiamola in due tipologie:
- Coerenza narrativa
- Coerenza verbale
La coerenza narrativa. Uno dei pilastri della narrazione. Ricollegandoci al precedente articolo sui personaggi, i protagonisti di una storia devono evolversi, cambiare se necessario, ma non essere stravolti, non potremo avere personaggi senza più nessun punto in comune rispetto all’inizio del testo. Ecco perché la coerenza narrativa assume una priorità assoluta e merita attenzione particolare, da lei dipende la credibilità dell’intera storia.
Benché ci sia stato insegnato come l’evoluzione, l’arco di trasformazione del personaggio sia importante e necessario, come abbiamo detto nel primo articolo sui consigli di scrittura, evoluzione non va scambiata con rivoluzione. La crescita deve essere ben ponderata e credibile.
La coerenza verbale invece, per chi è alle prime armi, è spesso la classica bestia nera.
Quando si inizia a scrivere si è sempre presi dall’idea che ci è venuta in mente, dalla costruzione dei personaggi, si inizia a scrivere e ci si dimentica con facilità di quale tempo verbale abbiamo usato. Un errore a cui si può rimediare con facilità grazie all’esperienza e a una minima progettazione.
Rispettare la consecutio temporum non è un aspetto da sottovalutare, anzi è fondamentale per la buona riuscita del proprio testo. Eppure è l’errore più classico di chi si approccia alla scrittura.
Ricordate sempre di adeguarvi al tempo verbale scelto per la narrazione e mantenerlo lungo tutto l’arco del testo alternandolo con altri tempi consentiti (ad esempio passato remoto e imperfetto) e cambiarlo se la narrazione stessa cambia temporalità, cioè ad esempio, se raccontate un evento ancora più nel passato rispetto alla narrazione già a un tempo passato.
Buona scrittura.
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